N°6
LA RICERCA DELL’INFELICITA’
(II parte)
La storia finora:
Occhio di Falco si
è trasferito nel quartiere di Coney Island e ha intrapreso il lavoro di
giustiziere urbano, abbinandolo a quello di Vendicatore. Ha preso come sua
allieva Kate Bishop, una ragazza di 17 anni che, utilizzando arco e frecce, ha
deciso di darsi alla lotta contro il crimine col nome di Black Arrow.
Recentemente, Falco ha scoperto che la sua fidanzata Belinda Healey, sosia
della sua ex moglie Bobbi Morse con la quale aveva instaurato una tenera storia
d’amore, in realtà era una sbandata di strada, Francine Newanddyke, che
lavorava segretamente per il Dottor Demonicus, un suo vecchio nemico che ha
organizzato un crudele piano per vendicarsi di lui. Demonicus modificò
geneticamente lei e altre ragazze in modo da renderle identiche a Bobbi per poi
farle uccidere in orribili snuff movie, facendo rivivere al nostro arciere la
tragedia della perdita dell’amata moglie. Occhio di Falco poi cade in una
trappola tesagli da Demonicus, dalla quale ne è uscito indenne solo grazie
all’intervento di Black Arrow, che ha utilizzato tutto ciò che ha appreso da
lui per salvargli la vita. Ora Falco ha deciso di andare alla ricerca dei
complici del perfido dottore, risalendo a Maya Lopez, la donna che ha
addestrato le sosia di Bobbi per conto di Demonicus. Falco decide di seguire la
donna, deciso a sgominare l’intera organizzazione e per la quale lavora, dietro
alla quale sospetta ci sia il criminale noto come Taskmaster.
Villa Bishop. Un
mese fa.
<No, no... ancora non ci siamo. Da capo.> disse Clint.
<Ancora? Ma stiamo provando da ore!> rispose Kate.
<L’allenamento non è un gioco. Devi provare e riprovare la stessa mossa per ore, finchè non ti verrà naturale come respirare. E devi ripetere la stessa cosa per ogni esercizio.>
<Senti facciamo una pausa, ok?> chiese lei, sfinita.
<Ok, cinque minuti di relax.>
La ragazza sembrava demoralizzata. Clint le sedette accanto, ricordando quant’erano snervanti quegli allenamenti e di come si voglia ottenere tutto e subito a quell’età.
<Dai Kate... è normale che un esercizio non ti riesca subito la prima volta.>
<Tu lo fai sembrare facile...>
<Anch’io mi sono sottoposto allo stesso allenamento, so bene quant’è duro. Ma non scoraggiarti, imparerai anche tu. Anzi te lo devo proprio dire, hai già una preparazione eccellente... arti marziali, tiro con l’arco, ginnastica. Dove hai imparato?>
<Faccio ginnastica fin da bambina. Volevo diventare la
nuova Nadia Comăneci. E’ per
questo che mio padre ha fatto costruire questa palestra in casa nostra. Per le
lezioni di tiro e di combattimento devo ringraziare la mia amica Maya.>
<E chi è? Una
compagna di scuola?>
<Ma no, ti pare? E’ più grande di me, ha circa ventotto anni, se non ricordo male. L’ho conosciuta poco più di un anno fa mentre svolgevo un servizio di volontariato presso una riserva indiana. Anche lei era lì ad aiutare, perchè è per metà Cheyenne. La vidi all’opera mentre stendeva un gruppetto di balordi. Dovevi vederla Clint, che scheggia! Li stese senza nemmeno sudare. Diceva di aver imparato in Giappone...>
<Ed è stata
lei ad insegnarti, dicevi.>
<Si. Vedi a
scuola di ginnastica qualche tempo prima una... mia compagna di corso venne
aggredita da un uomo. Da allora ho sempre avuto paura che potesse accadere
anche a me. Così quando le raccontai di quanto è avvenuto ci accordarmmo per farmi avere delle lezioni di autodifesa. L’idea
dell’arco venne a lei. Discende da una tribù di guerrieri ed è una pratica che
si tramandano da generazioni. Ricordo che diceva di focalizzare l’oggetto del
tuo astio al centro del bersaglio e focalizzare la tua rabbia sulla punta della
freccia. Sosteneva che fosse terapeutico.>
<Che ne è
stato di lei?>
<Mi ha
allenato per quasi un anno, poi se ne è andata, diceva che c’entrava suo padre. Da allora, non l’ho più vista.>
Soho. Oggi.
Maya si alzò presto, quella mattina. Fece gli addominali e le flessioni, e dopo una colazione leggera, uscì per fare footing. Al ritorno, prima di rientrare in casa, andò a fare la spesa per lei e per la sua vicina, la signora Espinosa, una robusta donna ispanica che abitava nell’appartamento di fronte al suo; abitando al piano alto e in mancanza dell’ascensore faceva fatica a fare le scale con i sacchetti, e dunque Maya si offriva di aiutarla.
<Senora! soy yo!,he traído las compras!>
<Eres un regalo del cielo, Maya! Muchas Gracias!>
<De nada .... y ademas es un buen entrenamiento para mí.>
<Tu tienes razón de mantenerte en forma,
querida. No te reduzcas como yo, las piernas ya no me soportan... y, ademas, los
chicos se vuelven locos por un trasero bonito como el tuyo.> le disse dandole una bella pacca sul sedere.
Maya arrossì, sorridendole.
<Cuente con migo si le hacen falta de otras cosas, senora.>
<Lo haré.
Gracias de nuevo, Maya. Que Dios
te bendiga!>*
* = <Signora, sono io, le ho portato la spesa.>
<Sei
un dono del cielo Maya! Grazie mille!>
<Di
nulla.... e poi è un buon allenamento per me.>
<Fai
bene a tenerti in forma, cara. Non ridurti come me, che le gambe non mi reggono
più... e poi, gli uomini vanno pazzi per delle belle chiappe come le tue!>
<Non
si faccia scrupoli a chiamarmi se le serve qualcosa, signora.>
<Non
lo farò. Grazie ancora, Maya. Dio ti benedica.>
Maya tornò nel suo appartamento e, dopo una doccia veloce, si preparò un pranzetto leggero. Il resto del pomeriggio lo passò davanti alla televisione a guardare vecchi film di arti marziali o vecchi incontri di boxe. Questa volta toccava allo storico match tra Sugar Ray Leonard e Marvin “Marvelous” Hagler, quello dal controverso verdetto che fece discutere, dando la vittoria a Leonard quando tutti ritenevano più giusto un pari. Maya era nata con un insolito talento: saper ripetere qualunque movimento vedesse, per quanto complesso, anche se volta sola. Per lei quelli non erano solo vecchi incontri: era una vera e propria seduta di allenamento. Verso sera infatti si recò presso una palestra di boxe, per mettere a frutto quanto aveva appreso dalla visione del video. Fu una serata davvero sfortunata per lo sparring partner di turno, perchè gli toccò incassare tutte le combinazioni di colpi che la ragazza aveva imparato a portare. Trascorse il resto della serata leggendo un buon libro.
Il giorno successivo non fu molto diverso da quello precedente, con la differenza che anzichè fare la spesa portò degli abiti vecchi alla chiesa e sfamò i gatti del quartiere portando degli avanzi in un vicolo.
<Non ci siamo. E’ un incrocio fra JLo e Pollyanna. Non è propriamente il profilo di un’assassina. Che fine ha fatto la donna che ha steso quel gorilla di due metri?> pensò Occhio di Falco che, tenendo fede al proprio nome, non perdeva nemmeno una sua mossa. All’uscita del Lucky Bar, due sera fa, riuscì ad attaccare una cimice a Maya Lopez e la pedinò fino al suo appartamento. Si piazzò sopra il tetto della palazzina di fronte la sua, da dove grazie ad un sofisticato binocolo si mise ad osservare - sarebbe più corretto definirlo “spiare” - ogni sua azione.
<Non so se essere deluso o sollevato. Pare incredibile che una così lavori per Taskmaster. Che sia ricattata? Devo approfondire...>
Ripensò per un attimo al video di quella ragazza identica a Bobbi che era stata brutalmente massacrata e immediatamente qualunque tipo di solidarietà stesse iniziando ad avvertire scemò rapidamente. C’era dentro anche lei. Decise allora di metterla davanti al fatto compiuto. Contattò Daniel, il suo tramite, e gli disse che il suo capo gli aveva dato l’ok, che l’affare si faceva e gli diede appuntamento il giovedì successivo in un celebre locale di Manhattan, dove gli avrebbe presentato le sei ragazze che “la sorda” avrebbe dovuto addestrare. Nel frattempo, lui non le avrebbe staccato gli occhi di dosso.
Il giorno dopo la sua telefonata infatti Maya ricevette un e-mail: essendo sorda il telefono era per lei un oggetto inutile, ed era così che l’organizzazione la contattava. Lesse attentamente le istruzioni scritte, poi la cancellò. Si fece una tazza di caffè, poi si preparò per il suo footing quotidiano. Dopo averla spiata per due giorni Falco ormai conosceva le sue abitudini e i suoi orari a memoria, e non appena la ragazza uscì di casa lui entrò. Forzò la finestra e si mise alla scrivania, accese il computer e cominciò a digitare sui tasti: non era propriamente un hacker, ma il suo addestramento da Vendicatore gli permetteva di risalire alla mail incriminata, anche se era stata cancellata.
----- Original Message -----
From:
"Daniel Leighton" <dannyboy@sfherald.com>
To: "Maya Lopez" <maya.echo@yahoo.com>
Oggetto:
Un nuovo lavoro
La
cosa si fa. Ci incontriamo con il cliente questo giovedì alle 23.00 al
“Memphis”, una locale di Manhattan. Vestiti elegante. Daniel.
In questo modo scoprì il suo indirizzo e-mail: usava un nickname, “Echo”. Grazie a questo poteva contattarla senza passare da Daniel.
<Bene. Ora avremo il nostro tetè a tetè privato bella...> disse l’arciere con tono deciso e un ghigno di soddisfazione.
Base dei
Vendicatori.
Occhio di Falco si rivolse alla Visione: di tutti i suoi amici l’androide era il più qualificato ad aiutarlo.
<Allora Viz puoi farlo?>
<Certamente.
Posso inviare un’e-mail camuffando il mittente. La
cosa non mi è reca alcuna difficoltà. Vorrei solo sapere il perchè.>
<Ho
scoperto chi è che ha insegnato a quelle ragazze a combattere come Bobbi. E’
una donna e credo che lavori per Taskmaster.>
<Taskmaster? E’ immischiato in
questa storia?>
<Si, credo
che Demonicus si sia rivolto alla sua
organizzazione. Questa donna può farmi risalire a lui. Ho conosciuto il suo
contatto... il suo volto non mi diceva nulla, ma sono riuscito a scattargli una
foto col mio cellulare senza essere visto, l’ho inserita nel nostro database e
sai cosa ne è uscito fuori? Che questo “Daniel” in realtà non è niente di meno
che Tagliagole... te lo ricordi?>
<Daniel Leighton alias Tagliagole,
criminale appartenente alla ciurma del Teschio Rosso. Esperto nell’uso delle
armi bianche, è stato addestrato all’accademia di Taskmaster per poi andare in
Europa diventando un assassino a pagamento. Stato attuale: presunto morto,
assassinato da Crossbones.>
(1)
<Ok ok
dacci un taglio, non ti ho chiesto la sua biografia, t’ho chiesto solo se te ne
ricordavi...>
<Domanda sciocca Falco: la mia
memoria elettronica si può collegare direttamente
all’archivio dei Vendicatori, posso accedere a questo genere di informazione in
qualsiasi momento io voglia.>
<Vabbè
dimentica la mia domanda> disse Falco cominciando ad irritarsi <Fatto sta
che in qualche modo se l’è cavata.... evidentemente, qualcuno deve averlo
soccorso all’ultimo, lo si capisce dalla lunga cicatrice che ha sul collo...
eh, “Tagliagole con un taglio sulla gola”....
ironico, non ti pare?>
<Assolutamente.> rispose l’androide con voce monotona
ed un volto inespressivo.
<Già...
vedi di non fartela sotto dalle risate eh?>
<Lo sai che ho il totale controllo
delle mie funzioni corporali, che non implicano l’evacuazione di fluidi organici...>
<Oddio Viz
mi pare di discutere con Sheldon Cooper... è solo un modo di dire!>
<Le mie scuse Clint. Torniamo
all’argomento originale... mi dicevi che hai scoperto che la donna che hai
osservato in questi giorni lavora per l’organizzazione di Taskmaster, giusto?>
<Esattamente.
Le ho commissionato un nuovo lavoro, quello di addestrare alcune ragazze per
compiere un omicidio. L’e-mail mi serve per darle un altro
appuntamento per beccarla da sola, la inchiodo e mi faccio dire dove si
nasconde quel bastardo.
<D’accordo allora. Qual è il
testo?> Falco gli allungò un biglietto, e Visione si
mise al lavoro.
<Un’altra cosa Clint. Attendevo
l’occasione per parlartene, e dato che adesso siamo davanti al computer credo
sia il momento adatto...>
<Spara, di
che si tratta?>
<Mr. Barlow continua costantemente a tempestarci di richieste per garantirsi le tue prestazioni.
Lui...>
< Sto
ricevendo più offerte di Le Bron James... è uno che non molla, il ciccione. E’
convinto che la sua perseveranza alla fine lo ripagherà, come tutti gli
stramaledetti uomini d’affari.>
<Una frase infelice da dire in
casa Stark...> osservò
l’androide, scherzando.
<Già>
disse Clint sorridendo alla battuta dell’amico <Comunque, me ne occuperò una
volta che avrò chiuso con questa storia.>
Quella sera, nell’appartamento di Maya
Lopez.
Maya Lopez uscì dalla doccia, coperta da un asciugamano
rosa e con un altro bianco avvolto intorno alla
testa. Attraversò il soggiorno e una volta dinnanzi alla sua scrivania si fermò
di colpo. Diede un’occhiata al PC. E vide l’icona a forma di busta da lettera
che lampeggiava al centro dello schermo. Ci cliccò sopra per leggerla.
-----
Original Message -----
From:
"Daniel Leighton" <dannyboy@sfherald.com>
To: "Maya Lopez" <maya.echo@yahoo.com>
Oggetto:
Cambio di programma
Il
cliente ha cambiato il luogo del meeting. Non si fa più al “Memphis”. L’appuntamento
adesso è nel parcheggio del vecchio centro commerciale “Crazy Duke” lì a Soho
stasera per le 22.00. Non mancare.
Daniel.
<Alla
faccia del cambio di programma...> mormorò Maya dopo aver cancellato il
messaggio <Cosa può essere successo di tanto eclatante da fargli fare un
cambiamento tanto repentino?> Era la prima volta che accadeva qualcosa del
genere. La cosa le puzzava. C’era qualcosa di strano. Rimase a riflettere
qualche secondo, poi andò in camera sua a vestirsi.
Quella sera, al centro commerciale Crazy
Duke.
Coperta da un
lungo impermeabile, Maya si era presentata puntuale al parcheggio. Si guardava
intorno, in attesa che qualcuno si facesse vedere. Non dovette aspettare lungo,
sebbene non s’aspettasse la visita dell’uomo
mascherato che le andò incontro.
<Ti
ringrazio della puntualità...> le disse Occhio di Falco, sarcastico.
<Tu? Sei tu
che mi hai mandato quel messaggio?>
<Si sono
stato io. Hai molte cose di cui rispondere...>
<Sapevo che c’era qualcosa sotto. Sapevo
che quel cambio improvviso di programma celava qualcosa di losco... sei anche
entrato a casa mia, lo so. Hai spostato la tastiera e altre cose sulla
scrivania, me ne sono accorta. Che cosa vuoi?>
<Taskmaster,
ecco cosa voglio. E tu mi aiuterei a inchiodarlo.>
<Sei
pazzo.>
<No, non
sono pazzo. Sono furioso. E sono anche stufo, stufo di pazzoidi come voi che
lavorano per i peggiori i criminali della città.
Adesso tu verrai con me e risponderai alla domande che ti farò, e sarai meglio
per te che siano esaurienti!>
<Te lo ripeto:
sei pazzo. Non ho alcuna intenzione di seguirti> si tolse l’impermeabile e
mostrò la tenuta da combattimento che indossava l’altra sera al Lucky Bar, il
top e i leggins neri e la bende sulla braccia. (2)
<Non
rendermi la cose difficili, bella.> disse Falco. La ragazza non disse nulla,
ma la sua posa era eloquente: diceva che era pronta a battersi.
<Come vuoi.
Farai un sonnellino, e spero che al tuo risveglio sarai più loquace...>
incoccò una delle sue frecce narcotizzanti e la scagliò ma, incredibilmente,
Maya schivò il colpo.
<COSA?>
esclamò incredulo <L’ho mancata... è impossibile! Io non sbaglio mai...>
Lanciò altre
frecce ma grazie a ad un’incredibile agilità la donna schivò anche quelle.
Falco si rese conto di averla sottovalutata. Era agile come le eroine più
esperte. Esitò un secondo di troppo e Maya ne approfittò per colpirlo: spiccò
un grande salto in aria e lo mise K.O. con un calcio nel petto. L’impatto fu
tale da fargli fare un volo di alcuni metri e da fargli perdere l’arco. Clint si rialzò, sorpreso ad irritato. Prese
un’altra freccia dalla faretra, intenzionato a lanciargliela con le mani, ma
lei gli fu subito addosso colpendolo con due calci, prima al polso, privandolo
della freccia, e poi alla mandibola, mandandolo nuovamente a terra.
<Sei in
gamba... ok, vada per il corpo a corpo.> si lanciò verso di lei e iniziarono
a battersi.
Entrambi avevano trovato pane per il loro
denti: Maya schivava i colpi di Falco mentre lui parava tutti quelli di lei.
L’arciere non riusciva ad andare a segno, e la cosa lo irritava. Era uno dei
Vendicatori, accidenti, come poteva non avere la meglio su di una sconosciuta?
In compenso doveva stare attento a tutti i pugni e i calci di lei: colpiva con
una precisione impressionante, e le braccia
cominciarono a fargli male a furia di parare colpi. Cercò di mandarla al
tappeto con un violento montante, ma lei evitò anche questo abbassandosi e
colpì Clint con la punta delle dita sotto l’ascella. Immediatamente sentì
paralizzarsi la parte destra del suo corpo.
<AAAAAAAAAAH!
MA CHE M’HAI FATTO?> non riusciva ad alzare il braccio, che gli penzolava
come privo di vita. Maya aveva colpito un centro nervoso.
<Ti
riprenderai tra un’ora. Ti lascerò andare adesso, ma tu scordati di me e non
venire più a cercare.>
<Brutta
strega presuntuosa...> il suo tono accondiscendente lo mandò su tutte le
furie.
<Te lo
concedo, sei uno che non molla....>
Pur
momentaneamente menomato passò all’attacco, ma era goffo e scoordinato e il suo
gancio sinistro non andò a segno. Maya lo colpì con un calcio alla testa che lo
mandò per la terza volta con le gambe all’aria. Cercò di rialzarsi nuovamente,
ma il non poter usare il braccio destro lo rendeva lento.
<E per
colpa tua dovrò anche cambiare casa, stronzo!>
Lo colpì
nuovamente al volto e stavolta non si rialzò più. Maya scomparve nella notte,
lasciando Occhio di Falco a terra, sconfitto, privo di sensi.
Continua...
Le Note
In questo numero veniamo a conoscenza di
alcuni dettagli su alcuni personaggi della nostra serie. Come avevo detto nel n.
2, trovavo improbabile che nel Marvel Universe originale Kate Bishop aveva
imparato a tirare con l’arco e a battersi solo grazie a costose lezioni. Ho
trovato più intrigante e affascinante che Kate fosse stata l’allieva di due
arcieri - combattenti esperti come Clint e Maya che, come avete letto, fu la
sua prima insegnante.
1 = Tagliagole alias Daniel Leighton fu
dato per morto durante un fallito assalto notturno a Crossbones, il braccio
destro del Teschio Rosso, avvenuto in Captain America n. 408
scritto da Mark Greunwald. Sembrava che fosse rimasto ucciso ma, sebbene il
Teschio avesse chiesto esplicitamente al
criminale chiamato Ala Nera (Joseph Manfredi) di liberarsi del suo cadavere,
non si è mai vista la sparizione concreta di questo. Ho voluto, qui in MiT,
rispolverare questo personaggio che trovavo interessante, facendo intendere
che Ala Nera ha optato per salvarlo
all’ultimo istante. Ne saprete di più su di lui nel corso della serie.
2 = Nel numero scorso, nel combattimento
con il russo.
E’ tutto. Nel prossimo numero, Occhio di
Falco chiederà aiuto ad una delle sue più vecchie amiche per attuare delle
contromosse contro un’avversaria più agguerrita del previsto. Restate
sintonizzati ^_^
Carmelo Mobilia